Parma, 27 ottobre 2014
Gentile Collega,
i recenti avvenimenti calamitosi che hanno colpito la nostra città hanno portato alla luce il fenomeno del volontariato di protezione civile che da alcuni anni riguarda anche la nostra professione. Negli ultimi 15 anni in Italia, colmando il divario rispetto ad altri Paesi più evoluti, ci si sta rendendo sempre più conto della necessità di assistere le vittime di catastrofi non solo dal punto di vista materiale ma anche psicologico assistenziale, tanto che allo spontaneismo degli inizi si va sostituendo una consapevolezza della opportunità di una organizzazione che consenta, in caso di necessità, di avere a disposizioni forze sufficienti a colmare la sproporzione tra bisogno e domanda di assistenza tipico di ogni evento catastrofico affiancando le Istituzioni preposte.
Gentile Collega,
i recenti avvenimenti calamitosi che hanno colpito la nostra città hanno portato alla luce il fenomeno del volontariato di protezione civile che da alcuni anni riguarda anche la nostra professione. Negli ultimi 15 anni in Italia, colmando il divario rispetto ad altri Paesi più evoluti, ci si sta rendendo sempre più conto della necessità di assistere le vittime di catastrofi non solo dal punto di vista materiale ma anche psicologico assistenziale, tanto che allo spontaneismo degli inizi si va sostituendo una consapevolezza della opportunità di una organizzazione che consenta, in caso di necessità, di avere a disposizioni forze sufficienti a colmare la sproporzione tra bisogno e domanda di assistenza tipico di ogni evento catastrofico affiancando le Istituzioni preposte.
L’esperienza,
purtroppo ormai molto corposa, ha evidenziato che gli interventi per essere
efficaci devono rispondere a criteri di rapidità e coordinamento, e devono
essere effettuati da personale opportunamente addestrato e assicurato contro i rischi ai
quali è sottoposto. Il rischio di errori e di confusività è alto visto che
parliamo di emergenza, ovvero di eventi eccezionali e di portata
eccezionale.
Dal 2007 è attiva
l’associazione di volontariato di protezione civile SIPEM SoS ( Società
Italiana di Psicologia dell’Emergenza) Emilia Romagna che opera all’interno del
sistema organizzato di Protezione Civile ed è tra le 30 associazioni che
aderiscono al Comitato del Volontariato di Protezione Civile di Parma.
SIPEM SoS raccoglie
le disponibilità dei professionisti delle professioni di aiuto all’intervento volontario per il supporto psicosociale
delle vittime e dei soccorritori quali
Psicologi, Psichiatri, Educatori, Assistenti Sociali, Infermieri e laureandi delle diverse discipline
Qualora tu volessi
prepararti per operare in emergenza sei il benvenuto!
Puoi darci un aiuto
anche destinando a SIPEM SoS Emilia Romagna il 5X1000 dell’Irpef ( c.f. 92144690341).
Per ulteriori
informazioni visita il sito www. sipem-er.it
o scrivici a info@sipem-er.it
Dott.ssa
Enrica Pedrelli
Presidente
SIPEM SoS Emilia Romagna
SIPEM SoS
Emilia Romagna
www.sipem-er.it E- mail: info@sipem-er.it
Presidente: Dott.ssa Enrica Pedrelli
epedrelli@libero.it – Tel. 328 4453703
Vicepresidente:
Dott.ssa Anna Maria Rinaldi
amariarinaldi@virgilio.it -Tel. 338 4414508